lunedì 2 gennaio 2017

C'è Spazio per Tutti

In Italia attualmente comanda il più grosso, come in natura!!!.
L’automobilista che poco rispetta i suoi simili inferiori come i Motociclisti ed i ciclisti ha un costante timore dei Camionisti. Il Camionista circola sicuro del fatto che tutti lo vedano e nessuno vorrebbe avere uno scontro diretto con lui. I Ciclisti convinti nella loro missione di cambiare il mondo circolano pretendendo un’adeguata riconoscenza…

Il codice della strada prevede che fuori dai centri abitati i ciclisti procedano sempre in fila indiana.
Capita spesso di vedere ciclisti affiancati su strade relativamente strette con un traffico di automobili sostenuto, questo atteggiamento è molto pericoloso e da evitare, per via delle differenti velocità (30km/h contro i 90km/h normalmente consentiti), se il gruppo di ciclisti è numeroso serve del tempo prima che i vari elementi   consentano a chi è esterno di rientrare in fila indiana. Il poco spazio in caso di incrocio con veicoli provenienti nell’altro senso di marcia obbliga gli automobilisti a brusche frenate o a transitare ad alta velocità sfiorando i ciclisti. E’ forse il comportamento dei ciclisti che più irrita gli automobilisti.

Se si percorrono le strade secondarie , poco trafficate , la tentazione per i ciclisti di affiancarsi è ancora maggiore. L’automobilista deve sempre segnalare il sorpasso, in tal caso sarebbe opportuno farlo con un colpo di clacson ad una adeguata distanza e non a mezzo metro dalla ruota posteriore del sorpassato, così che i ciclisti abbiano il tempo di rientrare in fila indiana e facilitare il sorpasso.

Spesso la sede stradale disconnessa obbliga i ciclisti a fare lo slalom tra le buche, questo crea un elevato rischio di essere investiti. Dall’interno dell’automobile non si percepisce quanto queste buche possano essere devastanti prese con una bici da corsa anche a media velocità.
I ciclisti hanno l’obbligo di utilizzare , se presenti, le piste ciclabili. Purtroppo in alcuni casi le piste ciclabili sono trascurate e non adatte alla circolazione di “Velocipedi veloci”, che sono dotati di ruote molto sottili.
Inoltre spesso ci sono piste ciclabili che scoraggiano il loro utilizzo, per alcune caratteristiche come per esempio la continua presenza di paletti per vietare l’ingresso di altri veicoli , curve strette, scivoli che obbligano spesso a dei forti rallentamenti.

Non si sa perché spesso accade che automobilisti fermi ad uno stop, pur avendo guardato sia a destra che a sinistra, partano malgrado il sopraggiungere di un ciclista ed a volte anche in caso di Motociclista. E’ come se il cervello stesse aspettando la sola informazione del sopraggiungere di un auto o comunque un mezzo uguale o maggiore a loro.
 L’utilizzo delle luci, meglio se lampeggianti, sulle biciclette, anche in caso di buona visibilità, favorisce l’essere considerati e rispettati.

Mi auguro che col tempo, grazie ad una adeguata educazione stradale ed una maggior considerazione degli attuali velocipedi come veicoli, la situazione possa migliorare. 

giovedì 1 dicembre 2016

Cambiamo Aria!!!

Siamo appena all’inizio della stagione più critica per quanto riguarda la qualità dell’aria.
Nella pianura padana si stanno già rilevando dati pessimi.

Il rapporto 2015 dell’Agenzia europea dell’ambiente pubblicato il 29/12 dal Corriere della Sera mostra il record negativo dell’Italia, in particolare della Pianura Padana.
Il nostro Paese è maglia nera per sforamento dei limiti giornalieri di Pm10, Pm2,5, ozono e ossido di azoto. Secondo il dossier, nel 2013 i limiti giornalieri fissati dal’Ue per il Pm10 sono stati superati in 22 Paesi su 28 e quelli per il Pm2,5 da 7 Stati. Per ozono e ossido di azoto i limiti sono stati superati, rispettivamente, in 18 e 19 Paesi.

Da questa stagione invernale il sito di ARPA presenta un indice riassuntivo della qualità dell’aria: un solo indicatore riassume la situazione dell’inquinamento atmosferico, sulla base dell’andamento del parametro peggiore tra PM10, NO2 ed ozono. Sono inoltre inserite le mappe delle concentrazioni medie giornaliere di PM2.5 e le previsioni dell’andamento dei principali inquinanti per i giorni successivi.



Per contrastare l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità dell’aria a livello locale, Regione Lombardia, in affiancamento alle misure strutturali permanenti già avviate con il Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria (PRIA), ha coordinato, assieme ad ANCI Lombardia, l’attivazione di un Protocollo di collaborazione con i Comuni per l’attuazione di misure temporanee omogenee durante i periodi di accumulo degli inquinanti e di aumento delle relative concentrazioni.
Le misure si articolano su 2 livelli:
1° livello (al superamento dei 7 gg del valore di 50 microg/mc di PM10)
2° livello (al superamento dei 7 gg del valore di 70 microg/mc dii PM10 - aggiuntive rispetto a quelle di 1° livello anche se non attivato)
Comuni aderenti al Protocollo (approvato con d.G.R. n. 5656 del 3/10/16):
Comune di Milano, Bergamo, Brescia, Monza, Pavia, Varese, Como, Mantova, Cremona
Attualmente non ci sono limitazioni in atto, forse grazie alle piogge del mese di Novembre.

Oltre ad adottare  le ultime tecnologie disponibili per limitare le emissioni inquinanti come la diffusione delle caldaie a condensazione, gli incentivi alla sostituzione di veicoli privati maggiormente inquinanti, sistemi per la produzione di energia elettrica “pulita” serve che adottiamo un comportamento più responsabile nei confronti dell’ambiente. 
Ogni cittadino dovrebbe impegnarsi quotidianamente per ridurre l’inquinamento e lo spreco. 
Ridurre lo spreco di risorse significa non vanificare le emissioni che sono state causate dalla produzione o dall’allevamento o coltivazione della materia stessa.
Ridurre quei comportamenti che prevedono uno spreco di energia anche se prodotta a basso impatto ambientale. Non va sottovalutato l’effetto domino del comportamento sulla società.  Se grazie alla caldaia a condensazione teniamo temperature tropicali abituiamo i nostri figli, gli amici, i parenti a stare in casa in bikini e lo faranno per anni. Avere un auto Euro 6 ed usarla in modo poco attento porterà la società a prediligere gli spostamenti in auto e mai saremo portati ad una mobilità sostenibile veramente.

La popolazione Mondiale è in continuo aumento, I Paesi in via di sviluppo aumentano le emissioni, nei paesi maggiormente sviluppati e popolati l’inquinamento è ad altissimi livelli. Il Mondo ha un grosso problema, la crescita e lo sviluppo sostenibile per le generazioni future.   


mercoledì 9 novembre 2016

Mi piace stare all'aria aperta, sono convinto mi faccia bene.

Abito in campagna, esco spesso a camminare o in bicicletta. Mi piace stare all'aria aperta, sono convinto mi faccia bene.

Allargo bene i polmoni e riesco a riconoscere l'odore dell’erba, l’odore della fattoria poco lontana, odore di animali di fieno l’odore di un tempo lontano, ma c’è un odore più denso, dolciastro, un odore che stona! Apro gli occhi ed osservo… vedo tra le vigne l'erba rosso/giallastra che sta morendo...e poi un intero campo rosso giallastro.... e poi noto che è stata diserbata anche una stradina agricola, mi domando perché ? e poi addirittura il letto di un fosso....Cerco di chiudere i polmoni, di non respirare ....mi accorgo che non posso. No, No, Non posso non respirare,  non potrò non mangiare i raccolti di quei campi...mi accorgo che mi fa Male. Ci stiamo facendo del Male!!
Sono deluso, arrabbiato, depresso più di come ero prima di uscire. Peccato!!!!


 Sono sempre più sensibile al tema della natura e della salute. Non sono un esperto, ma noto sempre di più spesso in primavera l'utilizzo di sostanze chimiche nei campi.
Diserbare un intero campo prima di ararlo, dopo la semina, ed ancora prima della trebbiatura, per far seccare il raccolto e farlo risultare qualitativamente migliore, oltre ai trattamenti contro insetti e malattie, ha senso? Il maggior guadagno del contadino vale il rischio della mia vita?

Non comprendo diserbare una stradina agricola quando si vedono “bestioni” di trattori con ruote enormi.
Una volta i fossi si tenevano puliti e tagliati ora si diserbano.
Ultimamente in Italia sono state varate delle norme che limitano l’uso di alcuni diserbanti perché ritenuti “probabili cancerogeni”. Alcune delle operazioni sopra descritte non saranno più possibili. Ma una domanda mi sorge spontanea… Chi controllerà il corretto comportamento degli agricoltori ? Le multinazionali non sostituiranno le attuali sostanze con nuovi composti altrettanto nocivi?

lunedì 7 novembre 2016

Creati un itinerario su asfalto nel Lodigiano su Ciclabili o strade a basso traffico.

Ho voluto creare una Mappa nella quale indicare le strade che ho percorso con la mia bici da corsa e che secondo il mio parere possono essere ritenute piacevoli. Un bel contesto naturale , un asfalto che consenta di percorrerle con ruote sottili, poco traffico.
Una Mappa per agevolare coloro che intendono pianificare un giro ciclistico nel Lodigiano su strade asfaltate ma poco frequentate o su ciclabili adatte ad  essere percorse piacevolmente anche da biciclette con ruote sottili come quelle da corsa.
Saper di non imbattersi in strade trafficate, strette o dove l'asfalto rende difficile mantenere la destra della carreggiata è sempre utile soprattutto se si vuole praticare cicloturismo con la presenza di ragazzi. 
I ciclisti più allenati possono trovare qualche percorso poco frequentato dal traffico  anche nell'oltre Po pavese e piacentino , dove le salite sono però impegnative. Anche in questo caso non ho considerato le statali più trafficate preferendo piccole strade di collina alla ricerca di tranquillità e silenzio....